Attraverso il Landandè (2 giorni)

Date previste 13 – 14 Settembre

1°giorno: Santuario di Vicoforte località Giacobba (CN)

Lunghezza della tappa: 29.4km tempo effettivo di percorrenza circa 6,5h

Dislivelli in ascesa: 1138m

Dislivelli in discesa: 927m

Asfalto: 15%

Carrareccia: 70%

Manto erboso: 15%

E’ possibile parcheggiare i mezzi nella piazza retrostante la Basilica del Santuario di Vicoforte dove provvedere alla preparazione dei cavalli. Si parte sul manto asfaltato in direzione via Ermena per convergere poi sulla via delle Cappelle fino al bivio di via Tomara dove iniziano le indicazioni del percorso Landandè (petalo arancio), sullo sterrato si raggiunge il cimitero di Fiammenga e la chiesa della Parrocchiale per poi imboccare via Pasquero al termine della quale si svolta a dx , dunque nuovamente a sx (seguire la traccia GPS) per raggiungere la provinciale 36 ed imboccarla a dx per un breve tratto fino all’indicazione fontana del Fò. Si riprende lo sterrato che ci porta ad incrociare per un brevissimo tratto (circa 40m) via del Castello, da qui sulla dx si riprendono le indicazioni del Petalo Viola che ci portano a sbucare in via San Giovanni, si attraversa il manto asfaltato e si prende il sentiero erboso segnalato con paline in discesa fino a raggiungere lo sterrato ed immediatamente si svolta a sx in buona pendenza fino al crinale, dunque a sx, fino ad affiancare Cascina Monsignore proseguendo fino a rincrociare via San Giovanni svoltando a sx e poi nuovamente a dx seguendo la carrareccia che ci porta al centro di tiro con l’arco de “Gli Elfi Monregalesi”, qui si svolta a dx in salita nel fitto bosco seguendo la traccia erbosa fino ai Vaschetti, si attraversa l’asfalto e si seguono le paline a sx, (petalo viola) che ci portano ai laghi di Briaglia, attraversando il ponte si riprende in salita la carrareccia che sbuca a San Teobaldo.

Lasciata la vecchia parrocchiale, indicato dalle paline, si prende a dx in ripida discesa attraversando la borgata sottostante fino alla provinciale 248, si attraversa il ponte vecchio svoltando a sx sul bordo stradale per circa 300m, poi dx fino a raggiungere la Bicocca di San Giacomo (649m) per la sosta pranzo al sacco. Dopo la siesta di cavalli e cavalieri si scende il breve ripido tratto per imboccare via Bicocca sul manto asfaltato per circa 200m, al primo bivio si imbocca lo sterrato sulla dx che sul crinale si estente verso ovest fino ad intravedere l’abitato di San Grato, svoltando a sx si segue la traccia erbosa che ci porta sulla Statale 28 Nord all’altezza del ponte sulla ferrovia, cavallo a mano si prosegue sul ciglio asfaltato fino al Bar della tazzina in località Olle, si imbocca la via dell’Edil Service per circa 50m poi a sx lo sterrato in discesa per un breve tratto poi in ripida salita nel fitto bosco fino a Santo Stefano e si prosegue fino alla borgata Martini prima e località Matussia dopo. si imbocca sulla dx la carrareccia (via dela Bastera) che, in medio dislivello sale sul crinale boschivo attraversando l’incrocio denominato “le sette vie” proseguendo sempre in direzione sud si incrocia l’asfalto ma lo si tralascia immediatamente svoltando a dx in ripida ma breve salita che porta sul crinale calpestando gli ultimi 150mt su asfalto per giungere al ristorante/albergo Vecchia Giacobba meta del nostro pernottamento. i cavalli vengono sistemati in poste provvisorie precedentemente allestite nel prato contiguo la struttura. il ristorante offre cibi tipici e genuini che corroborano il gruppo……

2°giorno: località Giacobba – Santuario di Vicoforte

Lunghezza della tappa: 21.4km tempo effettivo di percorrenza circa 5,5h

Dislivelli in ascesa: 861m

Dislivelli in discesa: 1072m

Asfalto: 18%

Carrareccia: 80%

Manto erboso: 2%

Distribuita la profenda ai nostri cavalli ci si appropinqua per la abbondante colazione e dunque si parte imboccando la provinciale in direzione Corsagliola e, percorsi circa 100mt, si svolta a sinistra in prossimità di una casupola ristrutturata prendendo la carrareccia che, in discesa, prosegue verso il bosco fino a sbucare in prossimità del cimitero degli Oberti, si prosegue quindi a lato del cimitero dove la via si trasforma in sentiero sinuoso che segue la morfologia del territorio fino ad un bivio presso il quale si mantiene la destra, il sentiero si trasforma in mulattiera dove, nei tratti più scoscesi, è stata protetta con barriere di legno e, continuando in un breve tratto in salita si sbuca nuovamente sulla provinciale che si percorre per circa 500m e, al primo bivio si prende a destra per altrettanti 500mt fino ad incontrare sulla sinistra le paline che indicano la via per località Torre Sibilla, attraversata la quale, si prende a valle fino alla borgata di Corsagliola, si attraversa la via di fondovalle in direzione San Giacomo (via Provinciale 183) e, alla prima curva si prosegue diritto per finire in un gruppetto di case, le si attraversa e si prosegue in discesa fino a giungere al ponte “del Bastardo” che ci immette sulla Provinciale 360 da percorrere per un breve tratto (circa 300mt), si attraversa il manto asfaltato e si imbocca la mulattiera che in ripida salita ci porta in frazione Oberti, attraversata la quale si scorgono evidenti le paline che indicano l’imbocco sulla destra della via denominata “la bealera du diau” , la si percorre fino a raggiungere una piccola radura impreziosita da uno Scau (costruzioni anticamente adibite all’essiccazione delle castagne), qui sostiamo per la pausa pranzo. Dopo il breve riposo si prosegue sulla via, in buona parte di manto erboso fino a giungere ad un cascinale dove è necessario passare sotto il porticato per proseguire per qualche chilometro in sterrato, poi 500mt di asfalto e, nuovamente altro sterrato fino a giungere in località Matussia, Borgata Martini e l’Abazia di Santo Stefano attraversando via del Poggio si imbocca la traccia erbosa che, in discesa, raggiunge via Felice Biella (sterrato) fino alla vecchia fornace, ormai giunti alla Basilica Regina Montis Regalis si ritorna al parcheggio dei mezzi.

Categoria escursionistica

Trekking

I.C.I.E.-Indice di Classificazione Itinerario Equestre

F (Facile) è possibile per lunghi tratti sostenere andature di trotto e galoppo

Cenni storici

La Basilica del Santuario di Vicoforte, la cui costruzione fu iniziata nel 1596 e terminata nel 1884, rappresenta l’esempio unico di cupola ellittica prima al mondo come dimensioni. La Cappella di San Giacomo (luogo consigliato per la sosta pranzo) è stata edificata nel luogo che pare fosse stato il punto di osservazione dal quale Napoleone condusse la battaglia di Mondovì il 19 aprile 1796 contro le truppe Sabaude costringendole alla capitolazione.

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